PILLOLE DI CAMBIAMENTO CLIMATICO #3: I GAS CLIMALTERANTI
I sei gas climalteranti considerati dal protocollo di Kyoto (1997) sono: CO2, CH4, N2O, HFCs, PFC, SF6. Questi sono i principali responsabili dell’effetto serra, in quanto hanno la capacità di immagazzinare l’energia solare riflessa dalla superficie terrestre. Tuttavia, di solito in climatologia si usa come riferimento uno solo di questi gas: l’anidride carbonica (CO2), che è quello più diffuso.Il “potere riscaldante” di ognuno di questi gas è chiamato Global Warming Potential: è un numero adimensionale che esprime il potere riscaldante di un inquinante, durante un certo periodo (di solito 100 anni), rispetto alla CO2. Assumendo che la CO2 abbia GWP = 1, abbiamo che, ad esempio, il metano (CH4) ha un GWP pari a circa 25. Vuol dire che il potere riscladante di una particella di metano presente in atmosfera, in un periodo di 100 anni, è venticinque volte maggiore di quella di una particella di CO2. Rispondiamo ora ad un’altra domanda: quanto è aumentata la quantità di CO2 in atmosfera negli scorsi secoli?Come abbiamo detto nella precedente pillola, la concentrazione è misurata in ppm (particelle di CO2 ogni milione di particelle di aria). Le due figure sono dei grafici che mostrano questo aumento.La curva di Keeling è ritenuta una delle più evidenti prove dell’origine antropica del cambiamento climatico…ma di questo parleremo più avanti. Intanto, essa ci permette di osservare come, a partire dal 1958 (data in cui lo scienziato iniziò le sue misure nell’isola di Mauna Loa, sperduta nell’oceano pacifico e quindi non disturbata da fonti locali di CO2) la concentrazione di CO2 sia passata da circa 315ppm a oltre 415ppm. Le variazioni stagionali di CO2 sono dovute all’aumento della fotosintesi clorofiliana degli alberi nel periodo primaverile-estivo.Questo aumento di 10ppm in soli 61 anni è catastrofico. La gravità della situazione è ben percepibile se confrontiamo i ppm di CO2 presenti in atmosfera oggi con quelli degli ultimi 400 000 anni: la seconda figura, detta “hockey stick” ci permette proprio di fare questa valutazione. Attenzione: le misure dirette di CO2 sono iniziate negli anni ’50, ma possiamo risalire alla sua concentrazione in passato (fino ad oltre 400 000 anni fa, grazie ai dati della missione EPICA https://www.nature.com/articles/d41586-018-07588-3) grazie a diversi metodi indiretti: dendrocronologia, carotaggi antartici, etc.
Il grafico dell’hockey stick ci mostra come, negli ultimi millenni, non si era MAI raggiunta una concentrazione così elevata di CO2! La crescita della concentrazione è stata esponenziale proprio a partire dalla seconda rivoluzione industriale…
https://www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/