L’AMAZZONIA BRUCIA – CAUSA 2: IL SISTEMA CAPITALISTA
Si prevede che il Brasile continuerà anche quest’anno la forte espansione delle coltivazioni intensive di soia: secondo le stime governative, è prevista un’espansione di oltre il 3% rispetto all’estensione attuale, a partire da Settembre. I nuovi terreni agricoli si ottengono in un modo molto semplice: dando fuoco ai terreni precedentemente afforestati.Basta fare 1+1 per capire che il terreno lasciato libero dalla foresta appositamente bruciata verrà utilizzato per l’agricoltura intensiva di soia, sommandosi ai terreni già nelle mani delle grandi imprese agricole.[qui è possibile monitorare l’andamento della deforestazione alivello globale -> https://bit.ly/2L9gwv1]Tra i fattori che hanno più influenzato tale politica agricola vi è sicuramente la guerra commerciale tra USA e Cina, che ha permesso alla soia brasiliana di mantenere dei prezzi estremamente competitivi. La Cina, infatti, era uno dei maggiori importatori di soia statunitense, ma adesso sta rivolgendo la sua attenzione proprio alla soia brasiliana… [https://reut.rs/2o3ez8B]Dobbiamo anche ricordare che la maggior parte della soia prodotta NON è usata per l’alimentazione umana ma per quella animale: soia prodotta da agricoltura intensiva viene usata per nutrire animali chiusi in allevamenti intensivi, la cui carne verrà poi mangiata da quella piccola fetta ricca di popolazione mondiale: noi compresi. [https://bit.ly/2MKhFvI]Come si chiama questo sistema di sfruttamento della terra, degli animali, delle risorse naturali al fine di aumentare il profitto di poche multinazionali e di garantire un tenore di vita ad una percentuale irrisoria della popolazione mondiale, a discapito del resto delle specie viventi? Capitalismo.Non basta manifestare in piazza: al prossimo boccone, pensiamo alla catena di effetti che potrebbero collegarlo al rogo dell’Amazzonia.